
Vicolo Scellerato è uno dei luoghi più suggestivi e misteriosi di Roma, ricco di storie particolari che lo rendono uno dei posti da visitare se si vuole uscire dal circuito della “solita” Roma ed esplorare, invece, quella più oscura e insolita.
Situato nel caratteristico ed elegantissimo rione Monti, Vicolo Scellerato è comunemente conosciuta come la scalinata che porta alla chiesa di San Pietro in Vincoli ed è lo scenario di omicidi e intrighi familiari degni delle migliori crime series americane.
Vicolo Scellerato, ai fasti vicus sceleratus, altro non è che una rampa di scale dalla sinistra fama di cui ora vi spiegheremo le origini.
Vicolo Scellerato all’epoca dei Tarquini
Il periodo storico in cui dobbiamo collocare le vicende che saranno narrate è la Roma dell’epoca dei Tarquini, i settimi re delle città, mentre la protagonista di questa storia è Tullia, la figlia minore e molto intraprendente di Servio Tullio, sovrano di Roma e successore di Tarquinio Prisco.
Dato che la discendenza matrimoniale era una materia molto importante, Servio Tullio decide di dare in spose le figlie, Tullia minor e Tullia maior, a due rampolli della casata dei Tarquini, ovvero Arunte Tarquinio e Lucio Tarquinio.
L’amore, si sa, è cieco ed è proprio quello che Tullia piccola, sposata con Arunte, si innamora follemente di Lucio, suo cognato, decisamente più attraente, coraggioso e scaltro del marito e garanzia di una vita probabilmente migliore.
L’attrazione era corrisposta?
Ovviamente sì ed è proprio questo che ha trasformato la vicenda in una vera e propria carneficina.
La storia di questa fatal attraction la racconta Tito Livio con la sua opera monumentale “Ab urbe condita“.
Per coronare il loro sogno d’amore, Lucio e Tullia minore si sbarazzano in modo rapido e sanguinario i rispettivi coniugi, liberi finalmente di sposarsi e iniziare una nuova vita insieme.
Come abbiamo detto, però, Tullia è un tipino ambizioso e il ruolo di moglie non le basta: vuole diventare regina e convince il marito a reclamare il trono che viene legittimamente occupato da Servio Tullio.
Convinto dalla moglie, il giovane si reca a palazzo per autoproclamarsi re dei romani, cosa non gradita all’effettivo sovrano: segue una vera e propria rissa familiare, dove suocero e genero si scontrano in un duello all’ultimo sangue che vede Servio Tullio sconfitto e ferito.
Verrà tristemente ucciso da due sicari e lasciato su quella scalinata scellerata di cui vi parliamo oggi; la prima a trovare il cadavere del padre sarà proprio la spietata Tullia che, tenendo fede alla sua fama, ordinerà al suo cocchiere di passare sul corpo del vecchio re.
Diventerà regina di Roma in quanto moglie di Tarquinio il Superbo, raggiungendo il suo scopo.
Questa è solo una delle tante, oscure, leggende che ruotano intorno a Vicolo Scellerato che, possiamo dircelo, non è proprio il posto migliore per far nascere nuove storie d’amore, proprio come ci insegna il primo episodio de L’Anima de Roma.
2 Comments
Direi assolutamente geniale.
Un modo originale e divertente per raccontare Roma e la sua storia.
Non vedo l’ora di vedere le altre puntate e soprattutto spero che ne realizzerete ancora dopo questa prima serie.
Bravissimi Fabrizio Giannini e Bernardino Iacovone una coppia che spacca
Grazie dei commenti Cristiana. Sì, ce ne saranno ancora delle belle 🙂