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3 giorni a Roma: ecco cosa fare, dove andare, cosa assaggiare

T’invidio turista che arrivi, t’imbevi de fori e de scavi, poi tutto d’un colpo te trovi Fontana de Trevi ch’è tutta pe’ te! (Renato Bascel)

Visitare Roma in tre giorni? Impossibile! Ma se è la prima volta che metti piede nella Città eterna, ecco un mini-tour delle cose che proprio non puoi perdere ottimizzando i tempi.

Indice / Contents

Giorno 1 – Roma da cartolina

Dopo una bella colazione con cornetto (o maritozzo?) e cappuccino siamo pronti per una visita mattutina a piazza Navona, simbolo della Roma barocca, con la sua Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini al centro, che rappresenta i quattro angoli della terra simboleggiati dai fiumi Danubio, Gange, Nilo e Rio della Plata. Oggi ospita, secondo la tradizione, il mercato della Befana che viene allestito nel periodo natalizio, e numerosi artisti di strada che si esibiscono a tutte le ore del giorno.

Da qui ci dirigiamo verso il Pantheon, di cui ammirare la particolare architettura dall’ingresso squadrato e lo spazio tondeggiante all’interno, con “l’occhio” aperto al centro della cupola. Tradizione vuole che alla fine della celebrazione della messa di Pentecoste, vengano fatti cadere dall'”occhio del cielo” migliaia di petali di rose rosse. E se si è fatta l’ora del caffè, perché non berlo al famoso Sant’Eustachio o alla Casa del Caffè Tazza d’Oro?

Ora un giretto a Campo de’ Fiori, con il suo mercato di giorno e i suoi locali di sera. Se passiamo per l’ora di pranzo, non possiamo non prenderci un bel pezzo di “pizza bianca e mortazza” o magari un bel panino con la porchetta. Occhio, Giordano Bruno ci osserva!

La direzione da prendere ora è verso Largo Argentina, che ci porterà a Fontana di Trevi, dove – folla permettendo – ci facciamo incantare dalla sua maestosità senza sottrarci al lancio della monetina, rigorosamente con spalle alla fontana e occhi chiusi.

Siamo nei paraggi, ormai, e man mano che ci avviciniamo iniziamo a scorgere i 135 gradini della scalinata di Trinità dei Monti, piazza di Spagna, e il suo elegante sapore settecentesco. Ai suoi piedi la famosa fontana della Barcaccia del Bernini. Qualche minuto di riposo seduti sui gradini e si riparte.

Via del Corso non ti temiamo! Con calma e senza pensieri passeggiamo nelle vie dello shopping romano fino ad arrivare a piazza del Popolo, con le sue chiese gemelle e, poco più su, il Pincio, una delle terrazze panoramiche più suggestive dell’Urbe da cui magari osservare i raggi del sole morente che tingono la città di rosso.

Cena meritata, nei dintorni di via Po c’è da sbizzarrirsi fra ristoranti fusion, pizzerie, sushi restaurant e locali tradizionali.

Giorno 2 – Riempirsi gli occhi

Altra giornata intensa che ci fa godere delle bellezze – anche quelle più nascoste – di questa città. Armati di pazienza e curiosità passiamo la mattinata ai Musei Vaticani, avendo prenotato la visita online. Fra i loro tesori, le stanze di Raffaello e la celeberrima Cappella Sistina.

Ma non ci basta, è ora di raggiungere e visitare la basilica di San Pietro, partendo dal colonnato esterno e la piazza ovale famosa per i suoi numerosi effetti ottici. Entrando poi nella basilica, be’, lo spettacolo è assicurato; e visto che ormai abbiamo le gambe allenate, possiamo sfidare le nostre forze nella salita dei 320 scalini che ci accompagneranno in cima al Cupolone. Da qui avremo Roma ai nostri piedi.

E Castel Sant’Angelo? La sua struttura imponente è ben visibile lungo il Tevere e vale davvero la pena fare una tappa sulla Terrazza dell’Angelo, da cui godere un’altra spettacolare vista sulla città.

Con tutta calma, verso l’ora dell’aperitivo e della cena, ci spostiamo a Trastevere, una delle zone più vivaci e autentiche di Roma, dove non mancano osterie e locali veraci per tutti i gusti.

Giorno 3 – La storia

Colazione al Ghetto: torta alla ricotta, torta alle visciole, pizza ebraica o cornetto? A voi la scelta!

Con un po’ di calorie in corpo siamo pronti per le ultime passeggiate romane d’obbligo, iniziando con un salto alla Bocca della Verità, e se non siamo colpevoli di adulterio riporteremo a casa la mano tutta intera!

La camminata prosegue verso il simbolo di Roma nel mondo, il Colosseo. Conosciuto anche con il nome di Anfiteatro Flavio, è uno dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO ed è possibile visitare anche l’interno.

Procediamo su via dei Fori Imperiali per arrivare al Foro romano, un tempo centro nevralgico della vita economica e politica dell’antica città, e il complesso archeologico che racchiude tutti i fori costruiti dai vari imperatori.

Per avere poi una vista mozzafiato dei fori, saliamo la scalinata del Campidoglio, riempiamoci gli occhi e riscendiamo verso piazza Venezia, dove – all’Altare della Patria – porgere un saluto al milite ignoto  (sì, la “macchina da scrivere”!) e a Roma, con la promessa di tornare per scoprirne tutti gli altri volti.

 

Roma in tre giorni è impegnativa, ma ci auguriamo che la stanchezza sia stata ripagata…

1 Comment

  1. claudio ha detto:

    Io farei anche una piccola fisitina alla chiesa dell’Archetto. Ciao

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