
Il museo della mente di Roma è uno di quei luoghi insoliti e poco convenzionali da visitare in una città dove le attrazioni canoniche e tradizionali sono davvero tante.
Il museo della mente non è sicuramente un posto che lascia indifferenti: sorge, infatti, nella strutture dell’ex Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà di Roma, costruito nel 1548 e usato come manicomio fino al 2000, quando venne ufficialmente smantellato in seguito all’applicazione della legge 180 (la famosa “Legge Basaglia”) che prevedeva una riorganizzazione dell’assistenza psichiatrica ospedaliera e territoriale che portasse a un superamento delle logiche manicomiali fino ad ora applicate in Italia.
Lo spirito del museo è proprio questo: rendere visibile a tutti i dolori e le sofferenze della vita in manicomio e far comprendere a tutti come la malattia mentale, se non trattata con le giuste modalità, possa rivelarsi una vera e propria prigione da cui è impossibile uscire.
Con il museo della mente, allora, l’ospedale psichiatrico, luogo chiuso ed alienante, diventa un luogo che la comunità tutta può attraversare, abbattendo, finalmente, quel senso di esclusione che lo ha contraddistinto per troppo tempo.
Indice / Contents
Il museo della mente racconta la storia
Lo scopo del museo della mente è quello di raccontare, attraverso diversi linguaggi sensoriali e non, la vita all’interno di un manicomio e far riflettere sul concetto di salute mentale.
L’interattività e la tecnologia sono la chiave di tutto questo: attraverso precise installazioni, infatti, i visitatori possono provare sulla propria pelle le sensazioni che gli ex pazienti dell’ospedale vivevano quotidianamente nella propria testa: movimenti, posture e suoni, infatti, diventano parte integrante dell’esperienza museale portando a una progressiva comprensione del profondo disagio vissuto tra quelle stesse mura fina a pochi anni fa.
Il percorso di visita, costruito e realizzato nel 2008, si articola nel VI padiglione del vecchio manicomio di Roma ed essendo immersivo e multimediale coinvolge completamente l’utente, alternando stimoli reali e virtuali e stimolandone la partecipazione attiva.
Le sale da visitare
Le sale visitabili sono sette e ognuna si sofferma su una precisa tematica.
- ENTRARE FUORI USCIRE DENTRO: si tratta di un muro che attraversa l’intero allestimento e che divide gli ambienti esterni dagli interni come metafore di inclusione ed esclusione dalla vita sociale e pubblica
-
MODI DEL SENTIRE: cosa vuol dire normale e cosa vuol dire diverso? In questa sala si riflette sul significato di questi termini e su come vengano usati per costruire la realtà che ci circonda
-
RITRATTI: si tratta di ventiquattro ritratti realizzati dallo psichiatra Romolo Righetti durante il suo lavoro al Santa Maria della Pietà durante gli anni ’30
-
DIMORE DEL CORPO: attraverso un attento gioco di posture, i visitatori potranno vivere sulla propria pelle il senso di ammassamento e personalizzazione vissuto dai pazienti
-
INVENTORI DI MONDI: due storie raccontante con disegni e graffiti
-
L’ISTITUZIONE CHIUSA: testimonianze e ricostruzioni che raccontano gli orrori e le sofferenze della vita in manicomio
-
LA FABBRICA DEL CAMBIAMENTO: tutte le date che hanno scandito la progressiva riorganizzazione dell’istituzione manicomiale fino alla sua definitiva chiusura
Come si arriva al museo della mente?
Arrivare al museo della mente di Roma è facile anche se si usano i mezzi pubblici poiché situato vicino alla stazione di Monte Mario.
Le linee autobus disponibili sono la 911, 913 e la 990; allo stesso tempo, il museo è raggiungibile con la linea di treno FL3 o con la Metro A.
L’orario d’apertura, dal lunedì al sabato, è dalle 9:00 alle 17:00 e la biglietteria chiude un’ora prima dell’effettiva chiusura del museo.Q
Queste, invece, sono le tariffe per i biglietti:
INGRESSO INTERO: 7€
INGRESSO RIDOTTO: 5€ (per studenti di ogni ordine e grado)
INGRESSO GRATUITO: per minori di 12 anni, disabili e accompagnatore, soci ICOM, giornalisti con tessera di riconoscimento valida e dipendenti ASL Roma 1