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Sotterranei di Roma: guida a una visita mozzafiato

Sotterranei di Roma

Gran parte dei turisti, e degli stessi romani, conosce e ammira la bellezza e la magnificenza che la Città Eterna offre ai loro occhi in superficie, mentre calpestano i noti sampietrini. Ma tutto quello che vi si nasconde al di sotto, i tesori sepolti che la capitale cela a questa visione superficiale, non sono altrettanto esplorati.

Ecco alcuni luoghi in cui la magia dei sotterranei di Roma ci incanta e ci trasporta altrove, in un mondo antico che regala forti suggestioni, permettendoci di vivere la storia in prima persona.

Luoghi da non perdere della Roma sotterranea

L’Auditorium di Mecenate, situato nel rione Esquilino e risalente al I secolo a.C., si presenta esternamente come un anonimo edificio, ma quando vi si accede dalla gradinata compare ai nostri occhi il sorprendente spettacolo di questa antica architettura romana. Restringendosi man mano che si procede verso la parte posteriore, la sala si chiude nell’abbraccio di sei nicchie per lato, e sull’abside semicircolare, che si raggiunge salendo sette gradini circolari, si aprono altre cinque nicchie; il tutto decorato e abbellito da pitture di scene dionisiache e giardini miniaturistici a immergerci in un magnifico e lussureggiante parco sotterraneo.

Sito internet: www.sovraintendenzaroma.it

Scoperto completamente intatto nel 1831, il colombario di Pomponio Hylas (Ila) è un colombario romano risalente al I secolo d.C., situato sulla via Appia, a cui si accede dal Parco degli Scipioni attraverso una ripida scala. Le numerose nicchie scavate nelle pareti venivano usate per deporvi le ceneri dei defunti; in particolare la nicchia posta di fronte alla scala d’accesso e decorata con concrezioni calcaree, era destinata ad accogliere l’urna cineraria di Pomponio e la sua liberta, i due coniugi citati nell’iscrizione riportata sul pannello a mosaico.

Le pareti e la volta di copertura sono decorate da tralci di vite, figure di uccelli e amorini, ma si riconoscono anche Dioniso, Orfeo, Chitone, Achille e Cerbero, tutte rappresentazioni di carattere simbolico, la maggior parte delle quali sembra alludere ai diversi eventuali destini dell’anima nell’aldilà e suggerire il mezzo per raggiungere la felicità ultraterrena.

Sito internet: www.sovraintendenzaroma.it

La Domus Aurea, la più sfarzosa fra le dimore imperiali ad opera di Nerone, si estende dal Palatino al Colle Oppio. Il complesso residenziale imperiale comprendeva al suo interno un lago artificiale, boschi, vigneti, giardini e ricchi tesori; il suo nome, infatti, fa riferimento alle decorazioni d’oro e pietre preziose che ne abbellivano le volte. Un’altra sua caratteristica è la sala ottagonale, disposta fra i due cortili, che un tempo ruotava incessantemente, tanto di giorno quanto di notte.

Sito internet: www.coopculture.it

Le catacombe di San Callisto sono le catacombe più antiche, più importanti e meglio conservate della via Appia, in cui trovano la loro sepoltura numerosi martiri, pontefici e cristiani. Le ampie gallerie, su cui si aprono diversi loculi, conducono a cinque stanze chiamate “cubicoli dei Sacramenti” ‒ vere e proprie tombe di famiglia – e note per gli affreschi, risalenti agli inizi del III secolo, che rappresentano in via simbolica i sacramenti del battesimo e dell’eucarestia. Di grande suggestione sono la cripta di Santa Cecilia, con le sue pitture del V-VI secolo, e la cripta dei Papi detta anche “Piccolo Vaticano”.

Sito internet: www.catacombe.roma.it

Sotto la basilica di San Clemente, a 20 metri di profondità nella valle che separa il Celio dall’Esquilino, giace il complesso archeologico dell’antica basilica paleocristiana in cui è conservato un Mitreo romano del II secolo. L’aula centrale del santuario ospita lungo le pareti laterali due lunghi banconi su cui sedevano i fedeli, mentre sul fondo, all’interno di una nicchia, l’ara del culto è caratterizzata da una raffigurazione di Mithra, accompagnato dai suoi assistenti muniti di fiaccola, nell’atto di uccidere il toro.

E su una parete fa bella mostra di sé la prima parolaccia, in latino volgare, mai scritta su un muro: «Fili de le pute, traite, Gosmari, Albertel, traite. Falite dereto co lo palo, Carvoncelle!» («Figli di puttana, tirate! Gosmario, Albertello, tirate! Carvoncello, spingi da dietro con il palo!).

Sito internet: www.basilicasanclemente.com

Accompagnati dalla voce di Piero Angela e con una sapiente ricostruzione virtuale, giochi di luce, effetti sonori e proiezioni, potrete vedere rinascere davanti ai vostri occhi architetture murarie, saloni, cucine, impianti termali e arredi delle domus patrizie di epoca imperiale. Le Domus romane di Palazzo Valentini un tempo appartenevano probabilmente a senatori e famiglie potenti dell’epoca; oggi ci regalano una visita fra mosaici, pareti finemente decorate, pavimenti policromi e basolati, e tanti altri affascinanti reperti, facendoci immergere in un’antica vita sontuosa.

Sito internet: www.palazzovalentini.it

Di più recente costruzione e scoperta sono i bunker di Mussolini e della sua famiglia: il rifugio nella sala centrale del seminterrato del Casino Nobile; il rifugio cantina della villa e il bunker antiaereo più importante d’Italia, realizzato fra il 1942 e il 1943 nella residenza privata di Villa Torlonia.

Quest’ultimo, rimasto incompiuto e scavato a una profondità di 6 metri e mezzo, presenta una planimetria a croce e gallerie a sezione circolare protette da una copertura di cemento armato di 4 metri di spessore. I rifugi e il bunker sono tutti allestiti con attrezzature originali dell’epoca e materiali esplicativi che permettono una visita facilmente fruibile di questo sito di grande memoria storica.

Siti internet: www.museivillatorlonia.it; www.bunkervillaada.it

I sotterranei di Roma non finiscono qui e magari alcuni non sono ancora stati scoperti. Ci aspettiamo quindi di rivedervi presto per tuffarci insieme a voi in una nuova esplorazione di questa città che non si smette mai di conoscere.

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