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Cibo tradizionale romano insolito: trippa e coda alla vaccinara

Roma è sicuramente famosa per la sua grandissima tradizione culinaria tutta a base di pasta e guanciale: carbonara, amatriciana e gricia sono senza dubbio i baluardi della Città Eterna quando si tratta di sedersi a tavola e gustare le prelibatezze locali, ma quali sono le opzioni più “insolite” e particolari da assaggiare durante la tua permanenza a Roma?

In questo articolo vedremo due grandi piatti tradizionali della cucina romana che, probabilmente, sono meno famosi della triade divina del guanciale ma che, sicuramente, hanno un posto speciale nel cuore di tutti i romani.

Signori e signore, ecco a voi trippa e coda alla vaccinara.

Cibi insoliti (e tradizionali) romani: la trippa

La trippa è un piatto dalle origini umili che, negli ultimi anni, ha trovato una nuova dignità trasformandosi un alimento abbastanza ricercato.

Le sue origini basse derivano dal fatto che, per la sua preparazione, si usa la parte meno pregiata del bovino, ovvero le frattaglie (per intenderci, le interiora dell’intestino).

La trippa, oggi, seppur diffusa ovunque in Italia, ha trovato la sua “casa” a Roma, dove viene condita con due ingredienti locali formidabili: menta e pecorino.

La tradizione vuole che la trippa venga mangiata il sabato per pranzo, tanto che in molte trattorie storiche, ancora oggi si può notare il cartello esposto all’entrata “sabato trippa”.

Il nostro consiglio è quello di accompagnare la sugossissima e ricca trippa (del sabato, ma non solo) con tanto pane casereccio.

Coda alla vaccinara: uno stufato tutto romano

La coda alla vaccinara rientra alla perfezione nella categoria di cibi insoliti da assaggiare a Roma.

Si tratta di uno stufato tipico della città laziale fatto con la coda del bovino (in genere il bue) e condito e con verdure varie.

Il piatto nasce nel rione Regola di Roma, famoso perché abitati dai vaccinari. La coda alla vaccinara era ciò che rimaneva del bovino dopo che tutte le parti pregiate erano state venduta.

La coda alla vaccinara è un piatto casalingo che viene preparato seguendo due ricette diverse e che differiscono nelle fasi finali di preparazioni: in una, viene preparata una salsa a base di cacao amaro, pinoli e uva passa, nell’altra no.

La ricetta base, comunque, appartiene alla cucina di recupero, studiata affinché ogni ingrediente potesse essere usato per altre preparazioni.

La base della coda alla vaccinara è un brodo, ottenuto lessando la carne che poi viene fatta cucinare in un tegame con un trito di aglio, cipolla, prezzemolo, carota, lardo e una fettina di prosciutto; a questo punto, si aggiunge la salsa di pomodoro, parte del brodo e del sedano.

Buona, nutriente e caratteristica: sicuramente una particolarità da provare durante un soggiorno a Roma.

 

Come vedi, la tradizione culinaria romana è davvero ricca e variegata e va ben oltre quelli che sono i piatti più conosciuti.

Buon appetito!

1 Comment

  1. […] specialità come tagliolini alici e pecorino, la minestra di broccoli ed arzilla, l’abbacchio, la coda alla vaccinara e le animelle, la specialità dei carciofi alla giudia, i fiori di zucca in pastella, gli gnocchi, […]

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