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Dove mangiare a Roma spendendo poco: consigli utili

Roma dove mangiare spendendo poco

Quando si visita Roma è un piacere anche assaggiare la sua cucina. E perché non farlo evitando di spendere un occhio della testa? Le trattorie e le osterie in cui provare le specialità della gastronomia romana sono numerosissime, e spesso, persino andando alla cieca, si può fare centro. Qui vi diamo solo un piccolo assaggio su dove mangiare a Roma spendendo poco

Locali dove spendere poco mangiando bene

Per chi predilige lo street food non può non fare un salto da Ciao Checca, che ci offre una cucina buona, sostenibile e di qualità, con la possibilità di consumare il pasto nel locale o in modalità take-away. I piatti proposti (primi e secondi) sono semplici e gustosi, serviti in grossi bicchieri di cartone; e se una sola porzione non è sufficiente, potrete chiedere un’aggiunta abbattendo ulteriormente il prezzo. Dove? In pieno centro, piazza di Firenze, 25-26.

Se si viene colti da un improvviso “buco allo stomaco” durante una passeggiata a Trastevere e non si ha il tempo di sedersi comodamente a un tavolo per non rallentare la propria tabella di marcia, è bene sapere che qui esiste un piccolo “pasta-bar” che serve i suoi piatti nei contenitori tipici da street food cinese: Mama Pasta. Particolarità? La pasta shakerata, ovviamente espressa. Gli ingredienti vengono mantecati in uno shaker, come fossero dei veri e propri cocktail. Dove? Via del Moro, 37d.

Altra fermata interessante nel percorso gastronomico della capitale è sicuramente il progetto Cups di Romeo Chef & Baker al mercato Testaccio. Come suggerisce il nome, la varietà dei piatti proposti viene servita in grandi coppe colorate: da pasta, zuppe, pesce e insalate alle sperimentazioni di alcuni dei migliori chef romani ospitati di tanto in tanto al box 44 del mercato. Dove? Via Galvani/via A. Volta.

Se invece si è indecisi e non si ha nessuna voglia in particolare, la tappa perfetta è alla Trattoria Guerra. Il motto: “si mangia quello che c’è”. Il cliente non può chiedere variazioni sul menù, ma dove si spendono cinque euro per un primo, acqua, vino, dolce e caffè a pranzo senza rimanere delusi? La sera, invece, il menù è a prezzo fisso ma si amplia con antipasto, primo, secondo e contorno, acqua, vino e caffè ‒ rigorosamente della moka ‒ e ci permette di scegliere fra diverse alternative. Tutto questo senza brutte sorprese. Dove? Via Eleonora d’Arborea, 7 (piazza Bologna).

La Garbatella ci offre un’altra delle sue sorprese: la Casetta Rossa. Nato come spazio sociale autogestito che nel corso degli anni ha dato vita a diverse iniziative politiche, sociali e culturali, oggi è anche uno “spazio ristoro”, un vero e proprio ristorante dall’ottima cucina ‒ e dai prezzi popolari ‒ i cui prodotti provengono quasi esclusivamente da agricoltura e allevamento a chilometro zero. Qui si usa anche il “pasto sospeso”, è possibile cioè contribuire pagando il pranzo a chi non può permetterselo. Dove? Via G.B. Magnaghi, 14.

Se volete provare la cucina e l’atmosfera di casa di una nonna romana, accomodatevi all’Osteria con Cucina Francesco Angelino, meglio nota come “da Francesco er laziale”. Tanti gli habitué, tanti i piatti tipici da gustare, e tanti gli euro risparmiati! Il menù, sempre vario, viene preparato con la spesa del giorno. Dove? Via Casilina, 493.

Fra le osterie più famose di Roma c’è il Quagliaro, aperta dal 1958 e nota per le quaglie, all’epoca cacciate, cucinate e servite in una formula popolare a prezzo fisso che ancora oggi sopravvive. Niente da temere per chi non ama la cacciagione: il menù offre tutti i piatti tipici della cucina romana e anche la pizza. Tutto a prezzi davvero competitivi. E fra l’antipasto e il primo lasciatevi trasportare dai versi di Trilussa e del Belli appesi alle pareti. Dove? Largo Mola di Bari, 17 (Quarticciolo).

Se siete a Trastevere e cercate di evitare le “trappole per turisti”, fidatevi dei romani che siedono ai tavoli dell’Hostaria da Corrado. Una trattoria come si deve, semplice e senza fronzoli, gestita da Trasteverini DOC sin dai primi anni Settanta. I piatti? Buoni e abbondanti, della cucina tipica romana. I prezzi? Onestissimi. Dove? Via della Pelliccia, 39.

Fermando il tempo agli anni Settanta e spostandoci di quartiere, possiamo imboccare in un’altra tipica osteria romana, una di quelle spartane e “caciarone”, dove la cravatta è un vero pugno in un occhio. Siamo da Betto e Mary, nel cuore di Torpignattara. La cucina è quella popolare, dai sapori inconfondibili, con pasta fatta in casa servita su un piatto di legno e secondi alla brace cotti in un forno a vista. Ambiente, cucina e prezzi popolari. Dove? Via dei Savorgnan, 99.

A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame.
(Totò in La banda degli onesti)

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