
Il menu di Natale romano è, senza dubbio, ricco, variegato e particolare nonché caratterizzato da una ricca tradizione che, come molti sapranno, è alla base della cultura gastronomica della Città Eterna.
Se, per vostra fortuna, vi ritrovate a un pranzo di Natale romano al 100% non temete: non mangerete i soliti tortellini in brodo, ma sicuramente non rimarrete delusi dalla bontà e originalità che ritroverete nei vostri piatti.
Vediamo, allora, in cosa consiste un menu di Natale romano in tutte le sue portate tipiche, dai fritti iniziali fino al classico dolce.
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Antipasti natalizi tipici romani: apriamo lo stomaco per bene
Se siete abituati alla tradizione enogastronomica italiana, sicuramente saprete che le portate che compongono un pranzo sono davvero tante.
La prima è l’antipasto, che ha la funzione di ingolosire lo stomaco con piccole portate molto gustose, ma poco pesanti.
Ecco, in un menu di natale tipicamente romano, questo non succede: preparatevi a tante bruschette condite con la tradizionale combinazione acciughe, pomodoro fresco e tanto buon olio extravergine d’oliva, ai taglieri colmi di formaggi affettati e salumi locali (guanciale e pecorino a volontà) e, infine, tenetevi uno spazio per i frittini tipici come i filetti di baccalà, i carciofi alla giudia e, ovviamente, i supplì.
I primi piatti: non la solita carbonara
I primi piatti che accompagneranno il vostro giorno di Natale a tavola con la romanità sono leggermente diversi dalla solita triade carbonara, amatriciana e grigia.
Nonostante, infatti, si tratti di 3 alternative estremamente buone, le proposta tipiche del 25 dicembre sono le seguenti:
- le fettuccine al pomodoro con rigaglie di pollo
- la tradizionale lasagna al forno
- i cannelloni al sugo
Secondi e contorni: diamo il via alla carne
Tradizionalmente, il giorno di Natale in molte parti d’Italia viene servito il bollito di carne.
A Roma, però, ci piace fare le cose un po’ a modo nostro, quindi anche il secondo (di carne, ovviamente) ha regole tutte sue che seguono solo una logica: quello dell’essere sfiziose.
Immancabile, in tal senso, sono le costolette di abbacchio cotte al forno o, ancora meglio fritte, accompagnate da un contorno di patate.
Se non siete ancora sazi, ci sono anche tanti altri contorni che possono aiutarvi a far passare il tempo prima dell’immancabile tombolata di Natale: ci sono squisiti carciofi alla romana (quelli conditi con prezzemolo, aglio e mentuccia), l’insalata di puntarelle e la vignarola.
Accompagnate tutto con del pane abbrustolito e dell’olio e il gioco è fatto.
Lo spazietto per il dolce
Ok il pandoro, ok il panettone, ma sapevate che anche la cucina romana ha tanti dolci tipicamente natalizie?
Tra queste non possiamo non menzionare il panpepato con cioccolato, mandorle, noci e nocciole, un must diffuso in tutto il Lazio.
Se, invece, volete qualcosa di più leggero, il consiglio di optare per una classicissima crostata di visciole e ricotta sarà sicuramente un’ottima idea.